LA NOSTRA VISIONE

1. Siamo italiani nel DNA:
Italiani lo si è nel DNA e non nei documenti, italiani non si diventa per nascita ma dall’appartenenza della nostra anima all’essenza della nostra cultura, si è italiani per crescita in una famiglia tutta italiana da generazioni, laddove la visione ed il nostro modo di vivere ci rende italiani, laddove il Tricolore non è solo il simbolo che ci contraddistingue tra i popoli ma l’unione dei fattori, valori e principi che fanno di noi italiani cittadini unici e riconoscibili tra i popoli della terra.
Noi, donne e uomini d’Italia, siamo autentici ma soprattutto cittadini del Paese più bello del mondo. Siamo i veri appartenenti ad una civiltà millenaria che ha dato all’umanità conquiste tra le più importanti, insegnato e continua ad insegnare molto, capace di realizzare sogni con quella qualità e precisione così ineguagliabile che hanno fatto dell’Italia la referenza mondiale, al punto tale che la nostra cittadinanza, ovvero, il nostro passaporto, è considerata la prima sulla lista dei benvenuti di tutti i paesi della terra, con 197 tra di loro, laddove non ci viene richiesto nemmeno il visto d’entrata, nemmeno una semplice richiesta, essendo noi italiani, una garanzia in termine di pace, rispetto delle regole, valori, culture e religioni terze.
Per questo vogliamo che l’Italia possa andare avanti nel solco della sua tradizione, oggi purtroppo annacquata dalle sbagliate regole permissive che hanno di fatto modificato la nostra vera identità, riducendone la sua consistenza e talvolta presenza nella quotidianità delle nostre famiglie.
Le radici giudaico-cristiane dell’Europa e la sua comune eredità culturale classica ed umanistica sono le fondamenta della nostra visione, della nostra educazione, in particolare della nostra cultura, sono le linee guida della nostra educazione e dedizione che impieghiamo nella vita.
Questi sono i valori comuni alle grandi democrazie occidentali, fondate sullo Stato di diritto, sulla non discriminazione, sulla tolleranza, sulla proprietà privata, sull’economia di mercato, guidate dal rispetto reciproco.
1. Orgogliosi di ritornare ad essere ancor più italiani:
I valori nei quali ci riconosciamo non sono più quelli condivisi dalle forze politiche che hanno guidato l’Italia e l’Europa negli ultimi vent’anni grande, responsabili d’aver abbattuto le mura di contenimento della nostra supremazia culturale, economica ma soprattutto territoriale, facendo dell’Italia, sorgente di maestranze, un Paese di derisione, laddove tutto è possibile, privato del valore e della dignità che ci spetta per la nostra grandezza. La sacralità della persona, la libertà e la responsabilità, l’uguaglianza di fronte alla legge, la giustizia giusta, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà sono stati giusti ingredienti usati non per rendere l’Italia migliore ma per generare una penisola dove regna il bullismo mondiale, laddove ogniuno, talvolta di passaggio, si sente libero di fare ciò che vuole, senza garantire il minimo rispetto ma soprattutto quella considerazione che l’Italia merita e deve ottenere a prescindere, ferendo profondamente la nostra identità.
2. Gli italiani prima di tutto ed ogni altro:
Noi crediamo che la persona sia il principio ed il fine di ogni comunità sociale, la sola fonte d’ingegno, la sorgente di tutte le opere create al mondo nei secoli dell’umanità, il vero tesoro della terra, consapevoli che siamo stati creati per creare, migliorare e trasmettere la continuità della nostra grande capacità di creare un mondo migliore, l’unica parte dell’emisfero mondiale che non ha mai smesso di evolversi, trasformandosi nel corso delle generazioni come nemmeno la natura ha saputo fare.
Un autentico sviluppo, progresso e benessere associato alla solidarietà non possono esistere, se la libertà di ogni singola persona non viene riconosciuta come principio fondante dello Stato. Ogni persona, tuttavia, deve assoggettarsi all’autorità legittima, accettando i vincoli che sono necessari per la protezione dei diritti fondamentali e della libertà degli altri. Senza legge e ordine non ci può essere libertà, fattore preponderante per garantire il rispetto comune tra i cittadini e dei loro diritti, i quali devono rimanere inviolati indipendentemente dagli eventi, come dalle decisioni che lo Stato possa attuare.
I gruppi sociali, le comunità, i popoli, le nazioni e gli Stati devono rendere conto delle loro azioni davanti ad ogni singolo cittadino. Noi crediamo che la società e lo Stato debbano servire la persona ed il bene comune, decidere ed agire per il bene e la salvaguardia degli interessi, dell’incolumità ma soprattutto del benessere, come del progresso degli italiani, garantendo loro il diritto di realizzare i propri obbiettivi sulla base delle capacità e dell’impegno senza che terzi fattori vadano ad interrompere o disturbare quanto voluto da ogniuno di noi.
Noi crediamo che la politica abbia il compito di sostenere la vita e l’attività delle persone, delle famiglie e delle comunità intermedie, non di distruggerle o di assorbirle, garantendo il beneficio di ogni diritto, come l’equo rispetto di tutti quei doveri appartenenti ad ogni cittadino.
Lo Stato deve sostenere una politica a favore di chi sostiene di chi crede nell’Italia, dichi decide d’investire parte della propria esperienza, intelligenza, sapere, coraggio apportando un contributo fondamentale per la crescita ed affermazione della nostra identità, cultura e della ricerca scientifica.
3. Europa si, ma NON nel modo attuale:
Noi crediamo nella validità del modello sociale europeo, non nello stato in cui si torva ma qualora i principi della sua esistenza vengano implementati per come ideati e promossi ai popoli europei, ovvero, per affondare le sue radici nei valori liberali e cristiani, basandosi sui principi di efficienza economica, di concorrenza, di responsabilità personale, inscindibili dal dovere della solidarietà e della protezione sociale, generando uno scambio intellettuale, guidato da visioni diverse necessario ad acquisire una visione sempre più sviluppata, frutto dell’unione di esperienza, senza però imporre l’adozione di criteri e regole applicate anche parzialmente ad uno Stato dell’Unione Europea, garantendo la libertà ad ogniuno di decidere se e cosa adottare, mentendo invariata la sovranità culturale e sociale, come la sicurezza ed il progresso di ogni Stato Membro.
Questi principi sono ancor più validi alla luce delle rapide trasformazioni legate alla tecnologia, alla globalizzazione dei processi economici, alle trasformazioni sociali e culturali sempre più veloci. La sfida che abbiamo di fronte, e che dobbiamo vincere, è infatti quella di fondere armoniosamente le nuove dinamiche dello spazio unico europeo, scegliendo assieme chi può venire a casa nostra, quali regole deve adottare e quale spazio concedere, eliminando il presente sistema, laddove le decisioni di uno, sono subite da un terzo, senza che questo sia stato considerato.
Noi vogliamo una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato, gioire dei frutti della propria cultura, lavoro e famiglia, nella totale serenità e sicurezza, necessaria per la continua propagazione della nostra identità e cultura terra le famiglie.
Non volgiamo più una società caratterizzata da sismi sociali, tensione, paura e malessere presenti per via di regole non più adatte allo sviluppo umano e delle educazioni presenti tra cittadini di vari popoli.
4. I giovani sono la priorità ed il futuro:
Crediamo che sia dovere fondamentale, sia della società che dello Stato, capire ed accettare che i giovani non sono il presente ma il futuro, puntare sulle loro visioni, trasformare una categoria allo sbando, lasciata senza guida, senza solide referenze, senza un percorso da seguire, senza la capacità di sognare ma soprattutto senza la fiducia ed il supporto socioeconomico per metterli nella condizione di generare idee, progetti, convincendoli a realizzare i propri obbiettivi.
Data la confusa società odierna, non si può chiedere ai giovani di credere nel futuro, se lo Stato non crede in loro, devono essere la sola e prima ossessione della politica territoriale, la fonte di concentrazione primaria ed assoluta sapendo che il nostro Paese, la nostra identità e quanto ci caratterizza, dovrà passare nelle loro mani per essere tramandato di generazioni in generazioni.
Credere, investire e puntare sui giovani, non significa solo apportare benessere sociale, ma potenziare le radici della nostra cultura, della nostra capacità, garantendo la presenza e la continua espansione della nostra identità, quella che ci rende grandi tra i popoli.
I giovani devono essere il primo investimento dello Stato, non le guerre, non le politiche d’immigrazione, non l’attacco alle imprese, non il beneficio tra i Paesi Esteri, i giovani devono essere il punto di concentrazione, laddove incidere il nostro bagaglio umano, investire le nostre forze ed energie, tutti i denari possibili, come ogni famiglia fa con i propri figli, laddove la prole beneficia di tutto ciò che i genitori dispongono in termini di attenzione, supporto, educazione, finanze adattando regole, stile di vita e priorità in favore dei figli, ovvero, di chi è stato predestinato a portare e trasferire il medesimo cognome, la medesima mentalità, i valori ma soprattutto quanto rappresenta ed è stato creato di genitori.
Lo Stato deve essere il genitore dello sviluppo umano, sociale ed economico di ogni giovane se si vuole creare una società popolata da vincenti, benessere, felicità, evoluzione e quella dinamicità che ha reso noi italiani unici al mondo.
Noi pensiamo in particolare che siano ancora necessarie forti azioni per assicurare l’effettiva considerazione dei giovani, nei quali nessuno ha mai creduto, per rendere loro l’accesso ai finanziamenti ed alla considerazione dei loro progetti, alla realizzazione delle imprese, allo sviluppo delle loro idee, necessario per creare un’Italia dinamica abitata da giovani non più concentrati a cercarsi un posto fisso ma bensì spinti ed interessati a dare sfogo alle proprie idee, visioni e talento, trasformando un Paese basato sulla dipendenza, in totale indipendenza sia economica, professionale, civica, sociale ma soprattutto in un polmone di creatività come mai nessun Paese al mondo ha mai avuto.
Noi pensiamo che la famiglia sia il nucleo fondamentale della nostra società. In una situazione difficile come quella attuale, le famiglie sono anche un prezioso elemento di stabilità sociale ed economica perché si affiancano alle strutture pubbliche compensandone i limiti nell’attuazione delle politiche sociali.
La famiglia va dunque difesa, anche perché è fondamentale per le persone più deboli, per gli anziani, per i diversamente abili, per i giovani senza lavoro.
Noi crediamo che la famiglia abbia il dovere ed il compito insostituibile di educare i bambini e gli adolescenti, ottenendo il supporto dello Stato, a prescindere da qualsiasi motivazione, trasformando l’Italia in un vero Paese sociale gestito e creato a favore della popolazione, laddove lo Stato non è una semplice autorità suprema ma il punto di riferimento dell’educazione dei figli.
In questa prospettiva noi pensiamo che lo Stato deve mettere in atto tutte quelle leggi, regole e procedimenti, necessari a supportare le famiglie, i programmi di educazione, di studio, il trasferimento dei valori della nostra cultura, rendendo le famiglie più unite, solide e felici, offrendo loro quell’armonia sociale, economica e quotidiana capace di stimolare le famiglie a procreare dei bambini, sia per il benessere dei medesimi nuclei familiari, come per garantire la continuità della nostra identità tra le generazioni future.
5. Lo sviluppo al servizio degli italiani:
Noi sappiamo che i principi dell’umanesimo e i valori cristiani si confrontano con i risultati del progresso scientifico, in particolare in ambito biomedico. Tale progresso ha contribuito in maniera straordinaria alla salute ed al benessere di tutti i cittadini. Lo vogliamo affermare con forza.
Noi pensiamo che la libertà e il progresso della ricerca biomedica vadano quindi salvaguardati e per questo debbano essere coniugati con i principi della protezione e della promozione della dignità umana, con il diritto alla vita e all’accesso alle cure più avanzate, l’unicità di ogni vita umana, la tutela della salute.
Siamo convinti che lo Stato deve garantire l’accesso alle cure ed alla salvaguardia della vita su terra di tutti i cittadini, con la massima efficacia, rapidità ed immediatezza, senza più porre condizioni, limiti minimi, barriere e quanto oggi purtroppo esistente a danno dei cittadini, i quali si trovano sempre davanti ad un servizio che non è mai ricevuto come invece promosso dalla Stato.
Un Paese civile deve garantire il supporto medico-sanitario nel momento in cui un cittadino ne ha bisogno e non quando le istituzioni o le infrastrutture sono nelle condizioni d’offrirlo.
6. I nostri sono valori italiani:
Noi pensiamo che l’appartenenza dell’Italia alla politica internazionale, debba basarsi sul valore della considerazione dei cittadini italiani in primis, la loro libertà d’essere oltre quella d’agire, senza che venga utilizzata per imporre criteri, sotto qualsiasi forma, legati alla nostra identità, senza che l’adozione delle politiche internazionali, siano la causa di malessere all’interno del nostro Paese, nonché sia garante di pace, libertà e diritti ma soprattutto di quell’equilibrio che gli italiani desiderano avere nel proprio Paese per cultura, piacere e visione.
In un mondo messo in pericolo dal terrorismo, dal rischio dello scontro tra le civiltà, da nuovi disegni egemonici, un mondo nel quale il nostro modello di società aperta corre crescenti pericoli d’invasione, obbligandoci a condividere il nostro territorio con popoli contraddistinti da culture, valori ed educazioni opposti, nonché divergenti alla nostra identità, noi consideriamo la costruzione della pace domestica, rimuovendo il diritto altrui di portare a casa nostra il male e lo sconforto che la povertà e l’ineducazione presente in altri paesi, possa avere creato nelle menti dei loro popoli, i quali, si troverebbero nella condizione d’infastidire il nostro equilibrio qualora liberi di trasportare, applicare e scaricare nella nostra società italiana il malessere che li contraddistingue e per il quale non ne siamo responsabili, trovandoci ad essere delle vittime, subendo un disagio sociale che non abbiamo creato nelle vite di terzi, ovvero, coloro i quali che accettiamo senza averne il bisogno ma soprattutto senza averne mai chiesto la presenza.
Siamo fermamente convinti che prima d’attuare la garanzia e la tutela dei diritti umani verso tutti e chiunque, dell’applicazione ed il rispetto del diritto internazionale, ovvero di tutti quei presupposti fondamentali della politica internazionale, dobbiamo garantire con l’assoluta priorità la protezione, il benessere e la sicurezza degli italiani, oltre preservare nella sua più naturale essenza la nostra cultura sotto ogni aspetto, ovvero vedere sempre, solo e costantemente l’applicazione della nostra identità davanti ad ogni evento ma soprattutto a prescindere da qualsivoglia diritto umano a favore di terzi non italiani.
A questi principi devono rimanere ancorate le nostre alleanze e relazioni, le nostre missioni all’estero e più in generale la strategia del nostro Paese sullo scacchiere mondiale, senza però svendere o negoziare l’applicazione della nostra identità come la sovranità culturale e sociale in Italia, ovvero, che deve essere applicata a solo favore degli italiani. In questo contesto restano fondamentali le scelte europeiste ed atlantiche, perché fondate su valori condivisi e su un’identità comune, la quale trova spazio nel visone italiana, qualora la nostra identità trovi altrettanta riconoscenza e considerazione in altri paesi.
L’Italia non dev’essere più un paese accogliente, nei confronti di chi fugge dalle guerre o dalla povertà, ma deve soprattutto porsi come meta per chi ha educazione, valori, talento e molti sogni da realizzare, per tutti coloro che vogliono investire, creare ed essere realizzati, garantendo alla base, la capacità di rispettare ed assumere la cultura, i valori e l’identità italiana.
Crediamo che accogliere chi fugge dal terzo mondo, si diventa parte del terzo mondo, si provoca solo degrado, si diminuisce il livello di cultura ed educazione popolare, si permette ai giovani ed ai nostri figli di essere circondati da persone, benché’ umane, aventi minori capacità di quanto la nostra identità e cultura rappresenta.
Siamo convinti, che agire per eliminare il dramma migratorio, sia la sola soluzione per fermare il continuo degrado culturale e sociale che l’Italia sta subendo, eliminare chi ha minor educazione, talento, valori, moralità e civilizzazione, significa fermare ed invertire il processo d’entrata al Terzo Mondo che l’Italia sta subendo da decenni per una politica d’immigrazione focalizzata sul povero, sull’emarginato, su chi può solo portare miseria e non su chi ha talento, denaro, successo e cultura.
Siamo decisi a voler attuare tutte le regole possibili alla sola protezione della nostra identità, degli italiani, della nostra cultura ma soprattutto del nostro benessere al solo scopo di tutelare la presenza e continuità della nostra tradizione, del nostro stile di vita, della nostra sicurezza nazionale di fronte all’immigrazione di massa.
7. Il nostro progetto per la nuova l’Italia di ieri:
È vedere reinstaurati tutti i nostri valori, brillare la nostra identità, attorniata dalla nostra meravigliosa cultura, nata dalla libertà, nella libertà e per la libertà, per essere e non per appartenere, perché l’Italia sia sempre più Italiana, unica, imbattibile, atmosferica, moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale, sicura ma soprattutto fonte di benessere per gli italiani e per chi decideremo d’ospitare.
Noi sappiamo che i nostri valori sono radicati nella migliore tradizione umana del nostro Paese e della nostra società. In “Identità Italiana” ci riconosciamo primariamente italiani, nella forma più pura, poi cattolici e non laici, siamo un gruppo formato da ogni categoria, perché gli italiani sono tutto, operai ed imprenditori, giovani e anziani, operatori e professionisti di ogni categoria e settore, in “Identità Italiana” non si entra secondo una categoria sociale o politica, non ci sono idee di schieramento, non esiste una filosofia di pensiero ma semplicemente siamo guidati dal voler fare ed applicare quello che è giusto e proficuo per il nostro Paese e per gli italiani.
“Identità Italiana” è la referenza dove andare quando si è spinti dal desiderio di rivedere l’Italia essere madrina del mondo, fonte d’insegnamento, di benessere, ovvero, quando si è pronti ad impegnarsi per contribuire alla rinascita della nostra Nazione per il bene dei nostri figli e delle generazioni discendenti. Solo gli italiani veri, autentici, quelli che hanno la nostra identità ancora pulsante nel DNA, quelli che quado ascoltano l’inno di Mameli provano emozione, fierezza e lacrime per chi siamo ed allo stesso dolore, vedere una Paese ormai allo strazio, ridotto da chi quel DNA non l’ha mai avuto vivo nei geni quando firmava leggi a discapito degli italiani.
Siamo orgogliosi di questo nostro carattere popolare, perché ci conferma nel nostro disegno, che è quello di unire la società italiana, e di condurla tutta insieme verso un futuro migliore, ponendo la nostra bandiera sulla vetta più alta come unico simbolo di referenza e superiorità da mostrare al mondo.
Noi proponiamo agli italiani una società primariamente italiana, autentica e rispettosa della nostra cultura, fatta di valori, principi, talenti ineguagliabili, libertà, di sviluppo economico, di unione tra i cittadini del nostro popolo. Proponiamo una società esclusivamente basata sui valori liberali e cristiani, sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio, formata dall’unione di un uomo e di una donna, nella quale far nascere, crescere e educare i figli, sul visone di vedere cittadini di popoli stranieri, adattarsi ed assumere la nostra cultura senza dare spazio alla propagazione di altre forme culturali.
Proponiamo una Patria nella quale tutti gli italiani si riconoscono e che tutti amano, perché è la casa comune di tutti, senza distinzioni. Noi vogliamo un’Italia di persone libere e responsabili, in grado di prendere in mano il loro futuro, di potersi scegliere un buon lavoro, di creare la professione che sognano, di far crescere i figli secondo i propri valori e le proprie idee. Noi vogliamo una società nella quale tutti i giovani, senza distinzione di ceto sociale, vadano a scuola per conseguire un diploma o una laurea di qualità. Vogliamo una società benestante, educata, colta, intelligente, a modo, nella quale i giovani abbiano un lavoro, che permetta loro di essere subito indipendenti e di formarsi una famiglia.
Noi vogliamo una società nella quale nessuno rimanga indietro. Perché ogni persona ha un valore inestimabile, un talento utile alla crescita della nostra Nazione, alla conferma della nostra identità e perché il benessere di ogni cittadino significa il benessere di tutti i cittadini, il benessere di tutta la società, il benessere dell’Italia.
Noi vogliamo una economia forte e vitale, popolata da giovani, fondata su imprese moderne ed efficienti, sulla creatività e sull’innovazione, perché senza crescita economica non si può garantire lo sviluppo sociale come nemmeno quella serenità ed agio al quale tutti i cittadini ne hanno diritto.
Abbiamo un lungo cammino davanti a noi. Un cammino di impegno civile, sociale ed italiano in cui diritti e doveri si ricongiungono come facce di una stessa medaglia, un percorso obbligatorio per ridare al nostro Paese la sua vera DNA.
Chiediamo il sostegno di tutti gli italiani, di tutte le donne e di tutti gli uomini, ragazze e ragazzi, anche i più giovani, che amando l’Italia sono tristi, delusi e forse impauriti nel vedere lo stato attuale del nostro Paese.
Chiediamo l’unione ed il supporto per reinstaurare i nostri valori, la nostra cultura, il rispetto e la protezione della nostra Nazione, valorizzandone la popolazione italiana, i singoli cittadini, i quali devono beneficiare della vera libertà avente il solo fine di garantire l’applicazione dei nostri valori tramite l’affermazione della nostra identità nazionale e culturale durante la quotidianità.
Siamo disposti a fare tutto il necessario e non solo il possibile, per vedere il ritorno dell’Italia nella sua vera forma tramite l’applicazione dei nostri programmi, la quale applicazione necessita il supporto di tutti gli italiani.
Vogliamo il ritorno al benessere, ci crediamo con l’entusiasmo delle origini e con l’esperienza, la voglia, la visione, i desideri ed i sogni di dei cittadini e giovani che formano il nostro meraviglioso Paese, portatori della vera “IDENTITA’ ITALIANA”.